
Un protocollo d’intesa con cui si introduce la Relazione di Regolarità Edilizia o RRE, ovvero una radiografia - urbanistica e catastale - dell'immobile che viene messo in vendita. Una certificazione non obbligatoria, ma anche una garanzia di trasparenza che sarà redatta, utilizzando un format predefinito, da tecnici abilitati (geometra, architetto o un ingegnere).
A volerla fortemente, sono stati tutti gli attori di un mercato e di un settore, quello immobilitare, alle prese con una fase particolarmente delicata. A firmare il protocollo che istituisce la RRE, sono stati il Consiglio notarile dei Distretti Riuniti di Torino e di Pinerolo, gli Ordini dei geometri, degli architetti, degli ingegneri oltre che dalle federazioni degli agenti immobiliari FIMAA Torino e Fiaip Torino. A sottoscriverlo, anche l’Ordine dei commercialisti e le associazioni dei proprietari.
A cosa servirà l’RRE?
La Relazione di Regolarità Edilizia “sarà richiesta dal Notaio rogante - spiega il presidente di FIMAA Torino Franco Dall'Aglio - al fine di allegare il documento all’atto pubblico, servirà a radiografare lo stato urbanistico e catastale dell’immobile commercializzato e permetterà ai venditori di potere intervenire e correggere quelle eventuali difformità che fossero state rilevate al fine di non incorrere in gravi responsabilità contrattuali”. Il costo sarà di volta in volta concordato con il proprietario venditore. "Ogni agenzia immobiliare - aggiunge Dall'Aglio - valuterà poi il modo più efficace, in termini di marketing, per offrire questo ulteriore servizio ai propri clienti.
Ma da dove nasce l'esigenza di introdurre questa certificazione anche a Torino?
Questa realtà, già presente in altre Regioni e Province italiane, punta a mettere in sicurezza una compravendita, garantendone la trasparenza sotto il profilo urbanistico e catastale. Una forma di tutela per chi acquista, e anche per chi media la cessione di un immobile.